Sabato 2 Novembre 2024, alle ore 10h15 presso il cimitero du Bois-de-Vaux, entrata, Aux soldats italiens tombés 1915-1918 Av. de Montoie 35, 1007 Lausanne
Domenica 3 novembre 2024 Ore 10.30 : presso la Cappella funeraria del Cimitero di Saint-Georges Av. du Cimetière 1, 1213 Petit-Lancy
Il 4 ottobre 2024 è stata ufficialmente fondata la Sezione Cantonale dei cantoni francofoni del Vallese (VS) e del Vaud (VD), facente parte dell’Unione Nazionale Decorati Italiani in Svizzera (UNDIS). La cerimonia si è tenuta nel comune di St-Léonard, nei pressi di Sion, nel cuore del Vallese. Questo evento rappresenta una tappa storica per l’UNDIS, poiché segna l’inizio dell’espansione territoriale dell’associazione con la creazione delle sue prime sezioni regionali in Svizzera.
Il Presidente della Sezione, Domenico Uff. Mesiano, ha accolto calorosamente la delegazione nazionale dell’UNDIS, guidata dal Presidente Carmelo Comm. Vaccaro. Al suo fianco, erano presenti altre personalità di rilievo del Consiglio Nazionale dell’UNDIS, tra cui Domenico Comm. Campi, Vincenzo Cav. Bartolomeo e Mariano Cav. Franzin, quest’ultimo presidente designato per la futura Sezione della Circoscrizione Consolare di Berna. La delegazione si è riunita con i membri fondatori della Sezione per siglare l’Atto Costitutivo e dare ufficialmente il via alle attività. Alla Cerimonia era presente anche il membro simpatizzante, Angelo Di Lucci.
La riunione e l’allocuzione del Presidente Mesiano
Il Presidente Mesiano ha aperto la riunione ringraziando i presenti per la loro partecipazione e il loro impegno nel contribuire alla nascita della Sezione. Ha chiesto la conferma da parte dei membri fondatori insigniti dei cantoni VS e VD, prima di procedere con la firma dell’Atto Costitutivo, un passaggio formale ma carico di significato per la Sezione. Durante il suo discorso, Mesiano ha sottolineato l’importanza dei valori fondanti dell’UNDIS, tra cui la solidarietà, il servizio alla comunità e la promozione della cultura italiana.
Ha proseguito ricordando come la Sezione del Vallese e Vaud non rappresenti solo un punto di riferimento per i decorati italiani residenti in questi cantoni, ma un’opportunità di crescita per tutto l’associazionismo locale. Mesiano ha incoraggiato i presenti a unire le proprie competenze ed esperienze per rafforzare l’UNDIS e consolidarne il ruolo, creando una base solida per operare a livello locale e promuovere progetti di valore socio-culturale.
L’intervento del Presidente Nazionale Vaccaro
Il Presidente Nazionale Carmelo Comm. Vaccaro ha poi preso la parola, delineando una visione chiara per il futuro dell’UNDIS. Vaccaro ha sottolineato il ruolo chiave dell’associazione nel rafforzare i legami tra i decorati italiani in Svizzera e nel promuovere iniziative che valorizzino il patrimonio culturale italiano. Ha illustrato il sistema organizzativo dell’UNDIS, spiegando come l’associazione operi secondo principi di trasparenza, democrazia interna e coinvolgimento attivo di tutti i membri.
Vaccaro ha poi condiviso gli obiettivi ambiziosi dell’UNDIS per il 2024, evidenziando che l’espansione territoriale con la creazione di sezioni cantonali è una priorità strategica. La Sezione del Vallese e Vaud, prima nel suo genere, rappresenta un modello da seguire per altre aree della Svizzera. Le sezioni locali, ha spiegato Vaccaro, non solo saranno centri di riferimento per i decorati italiani, ma fungeranno da promotori di iniziative culturali e sociali, favorendo la coesione e il dialogo all’interno della comunità.
Tra le iniziative previste per il prossimo anno, Vaccaro ha annunciato l’organizzazione di eventi di gala e di beneficenza, che serviranno a celebrare i nuovi membri decorati e a rafforzare ulteriormente i legami tra di essi. Questi eventi, ha spiegato, saranno fondamentali per far conoscere l’UNDIS a un pubblico più ampio, promuovendo i valori di eccellenza e servizio alla comunità che da sempre contraddistinguono l’associazione.
La nomina delle cariche e la consegna dei simboli dell’UNDIS
Dopo la discussione sui progetti futuri, si è proceduto alla nomina ufficiale delle cariche della Sezione del Vallese e Vaud. Le cariche assegnate sono le seguenti:
Alla conclusione della riunione, il Presidente Nazionale Vaccaro ha consegnato al Presidente della Sezione, Domenico Uff. Mesiano, la bandiera ufficiale dell’UNDIS, simbolo di appartenenza e impegno dell’associazione. A tutti i membri sono stati consegnati la cravatta ufficiale dell’UNDIS e una copia dello Statuto Nazionale, a simboleggiare l’avvio formale delle attività della Sezione. Il momento è stato suggellato da foto commemorative, che hanno immortalato un passaggio storico per l’associazionismo italiano in Svizzera.
Il futuro dell’UNDIS e le prossime sezioni
Con la fondazione della Sezione del Vallese e Vaud, l’UNDIS pone le basi per la creazione di altre sezioni cantonali, tra cui quelle di Berna e Ginevra, previste prima della fine del 2024. Questi progetti sono stati già discussi durante l’ultima Assemblea Generale del 2023 a Berna, e rappresentano un passo importante nell’espansione dell’associazione su tutto il territorio elvetico. La struttura delle sezioni locali consentirà una presenza più capillare, favorendo un maggior coinvolgimento dei decorati italiani e offrendo loro un punto di riferimento per iniziative culturali e sociali.
Con l’adozione di una visione dinamica e proattiva, l’UNDIS si prepara a rafforzare il proprio ruolo come promotrice di valori quali onore, merito e servizio alla comunità, consolidando ulteriormente il proprio impegno a favore della collettività italiana in Svizzera.
Mattmark: un commovente tributo dell’Italia in Svizzera
Organizzata dall’Associazione ItaliaValais, con il patrocinio dell’Ambasciata d’Italia a Berna e del Consolato Generale d’Italia a Ginevra, la commemorazione di quest’anno ha avuto un’importante affrancatura istituzionale, ponendo le basi per un 60º anniversario, nel 2025, di grande significato commemorativo, nel ricordo della tragedia di Mattmark.
Lo scorso 31 agosto, nel piazzale della diga di Mattmark, il vento faceva sventolare le bandiere in corteo, che si dirigeva verso il cippo commemorativo per dare inizio al 59º anniversario della tragedia.
Giunti al monumento, S.E. l’Ambasciatore Gian Lorenzo Cornado e il Presidente del Comitato organizzatore, Domenico Mesiano, hanno deposto una corona d’alloro in onore delle vittime, inviata dal Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani.
La parte ufficiale è stata introdotta dal Presidente Mesiano, che ha salutato la presenza di diverse personalità istituzionali, tra cui S.E. Gian Lorenzo Cornado, Ambasciatore d’Italia a Berna; il Console Generale d’Italia a Ginevra, Nicoletta Piccirillo; l’On. Toni Ricciardi, Presidente del Gruppo Interparlamentare IT – CH; Alwin Zurbriggen, Sindaco del Comune di Saas-Almagell; Michele Scala, Presidente del Comites VD-VS e Coordinatore InterComites Svizzera; e Filippo Ciavaglia, Presidente della III Commissione del CGIE.
Le allocuzioni degli intervenuti non sono state semplici formalità, ma hanno espresso la ferma convinzione di mantenere vivo il ricordo delle 88 vittime e il sostegno ai loro familiari.
Il Presidente Domenico Mesiano ha sottolineato l’importanza di ricordare questa tragedia affinché si continui a promuovere maggiore rispetto e sicurezza nei luoghi di lavoro.
Alwin Zurbriggen, Sindaco del Comune di Saas-Almagell, ha portato i saluti della cittadina, evidenziando l’importanza dell’opera in costruzione e il suo impatto economico e sociale sulla Valle del Saas, purtroppo realizzata a costo della vita di tanti lavoratori.
Il discorso del Presidente Michele Scala ha proposto di istituire, a partire dalla tragedia di Mattmark, una giornata in memoria di tutti i caduti sul lavoro, con la comunità italiana come promotrice.
Filippo Ciavaglia, rappresentante del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero (CGIE), ha ricordato che tragedie come quella di Marcinelle e Mattmark devono essere un monito per migliorare le condizioni e la sicurezza dei lavoratori impiegati in mestieri pericolosi.
L’On. Toni Ricciardi, storico esperto della vicenda di Mattmark, ha ripercorso la storia della tragedia, basata su ricerche e incontri con i superstiti, per far luce su un disastro che poteva essere evitato.
L’intervento della Console Generale d’Italia a Ginevra, Nicoletta Piccirillo, ha suscitato profonda commozione, evocando ricordi emozionanti delle vittime e dei loro familiari, in un contesto reso ancora più suggestivo dalla cornice della diga di Mattmark.
A conclusione della cerimonia istituzionale, l’Ambasciatore d’Italia a Berna, S.E. Gian Lorenzo Cornado, ha salutato i numerosi rappresentanti delle associazioni e degli eletti presenti, leggendo una lettera del Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, che ricordava il sacrificio delle vittime ed esprimeva la sua vicinanza alle famiglie e agli italiani in Svizzera.
Non sono mancate le rappresentanze dei Comitati degli Italiani all’Estero (Com.It.Es.), della Circoscrizione consolare di Ginevra, che hanno dimostrato il loro sostegno a questo toccante momento di commemorazione. Il Vicepresidente Dario Natale ha guidato la delegazione del Com.It.Es. di Ginevra, mentre per il Com.It.Es. di Losanna VD e VS erano presenti i membri Paolo Frattolillo, Natale Catanese e Luca Brotto, oltre al Presidente Michele Scala.
L’evento ha visto la partecipazione di diverse associazioni italiane, ciascuna con le proprie bandiere. Tra queste, la Società delle Associazioni Italiane di Ginevra (SAIG) e l’Unione Nazionale Decorati Italiani in Svizzera (UNDIS). A guidare tali associazioni c’erano figure come Carmelo Vaccaro, Coordinatore della SAIG e Presidente dell’UNDIS. L’importante ruolo di portabandiera per l’occasione è stato affidato a Gabriella Cav. Arpagaus dell’UNDIS e Natale Catanese ha cortesemente portato quella della SAIG. Grazie a tutto il Comitato organizzativo dell’Associazione “ItaliaValais” per l’ottima organizzazione e per la costanza nel ricordare e mantenere vivo nel ricordo questo tragico evento.
La cerimonia si è conclusa con un pranzo offerto da S.E. L’Ambasciatore Cornado e dalla Console Generale Piccirillo.
La Storia
Durante i lavori di perforazione della montagna soprastante la diga, si verificò un improvviso cedimento. Questo causò una frana che cadde nel lago artificiale sottostante, generando un’onda di marea che superò la diga e si abbatté sulla zona circostante.
L’onda causò enormi danni: distrusse l’insediamento vicino di Saas-Almagell e danneggiò gravemente la strada e altre infrastrutture. Il numero esatto delle vittime varia nei resoconti, ma si stima che almeno 88 lavoratori persero la vita, di cui 86 uomini e 2 donne: 56 italiani, 23 svizzeri, 4 spagnoli, 2 tedeschi, 2 austriaci e un apolide. La provincia di Belluno, con 17 vittime, fu la più colpita, seguita dal comune di San Giovanni in Fiore, in provincia di Cosenza, che perse 7 uomini. La tragedia avrebbe potuto essere ancora più catastrofica se fosse avvenuta solo mezz’ora più tardi, dopo la fine del turno, quando nelle baracche sarebbero stati presenti fino a 700 lavoratori.
Conclusione
La tragedia di Mattmark simboleggia il sacrificio di numerosi lavoratori italiani in Svizzera, persone che avevano lasciato l’Italia alla ricerca di un futuro migliore. Ogni anno, alla fine di agosto, numerose personalità rappresentative si riuniscono per commemorare questa giornata significativa. Come ogni anno dopo la tragedia, anche Maria Testa e Ilario Bagnariol, due dei superstiti, erano presenti per ricordare il tragico evento.
Questi episodi, insieme ad altre fatalità minori verificatesi nei contesti lavorativi, formano un tessuto di narrazioni strazianti. La crudele realtà di tali eventi ha giocato un ruolo significativo nel plasmare il cammino verso una rapida e profonda evoluzione all’interno del processo di integrazione dei nostri connazionali italiani e di coloro provenienti da altre terre.
L’UNDIS pianifica le attività per la fine del 2024
Lo scorso 10 settembre, l’Unione Nazionale Decorati Italiani in Svizzera (UNDIS) ha tenuto un importante incontro per discutere e pianificare le attività future e rivedere i punti principali emersi nell’ultima Assemblea Generale, che si era svolta a Berna nel dicembre dell’anno precedente. Questo incontro si è rivelato strategico per delineare le prossime tappe dell’organizzazione e consolidare ulteriormente la sua presenza sul territorio svizzero.
Presieduto dal Presidente Carmelo Comm. Vaccaro, all’evento hanno partecipato diverse figure di spicco del Direttivo Nazionale: il Vicepresidente Claudio Comm. Bozzo, il Segretario Giuseppe MdL Di Stefano, Domenico Cav. Uff. Mesiano, Fabio Cav. Campitelli e Vincenzo Cav. Bartolomeo.
L’incontro ha assunto una valenza particolare grazie alla presenza della Console Generale d’Italia a Ginevra, Nicoletta Piccirillo, che ha accettato con piacere l’invito del Presidente Vaccaro a incontrare i membri del Direttivo. La Console, nel suo intervento, ha espresso parole di apprezzamento per l’iniziativa portata avanti dall’UNDIS, riconoscendo il valore di questa associazione all’interno della comunità italiana in Svizzera. Ha inoltre sottolineato la sua disponibilità, nei limiti delle sue possibilità istituzionali, a sostenere le attività future dell’organizzazione, dimostrando grande interesse e apertura verso i progetti in programma.
Nel corso della riunione, il Presidente Vaccaro ha voluto evidenziare come l’UNDIS rappresenti una realtà unica non solo in Svizzera, ma anche a livello internazionale: è infatti l’unica organizzazione del suo genere in Europa e la seconda al mondo, subito dopo quella presente a New York, negli Stati Uniti.
Due sono stati i temi centrali affrontati nel corso dell’incontro: la formazione di tre nuove sezioni cantonali in Svizzera e l’organizzazione di un evento di gala per accogliere i nuovi decorati in Svizzera. La creazione delle sezioni cantonali è considerata una tappa fondamentale per rafforzare la presenza territoriale dell’UNDIS, espandendo la sua influenza e garantendo un coordinamento capillare su tutto il territorio elvetico.
I tempi per la fondazione delle sezioni sono stati definiti con precisione: per i cantoni Vallese e Vaud, il compito è stato affidato al Cav. Uff. Domenico Mesiano, con l’obiettivo di fondarle entro i primi giorni di ottobre. La sezione di Berna sarà invece curata dal Cav. Mariano Franzin, mentre quella di Ginevra vedrà la guida del Cav. Fabio Campitelli, con una previsione di fondazione per il mese di novembre 2024. Queste nuove sezioni rappresenteranno un punto di riferimento locale per i decorati italiani in Svizzera, promuovendo iniziative culturali e sociali in linea con i valori dell’UNDIS.
Parallelamente, l’organizzazione di una serata di gala, o di eventi di beneficenza in concomitanza con la Giornata dell’Insignito o Decorato, è stata discussa. Si è raggiunta una visione complessiva dell’evento, ma si è ritenuto necessario organizzare un ulteriore incontro per affinare i dettagli logistici e operativi. Questo evento si preannuncia come un’occasione di grande rilevanza, non solo per celebrare i nuovi decorati, ma anche per rafforzare i legami tra i membri dell’associazione e promuovere l’UNDIS presso un pubblico più ampio.
L’UNDIS, che continua a crescere e a consolidarsi, sta delineando una struttura sempre più solida e organizzata. In particolare, la creazione delle nuove sezioni cantonali permetterà all’associazione di avere una presenza attiva in diverse regioni della Svizzera, garantendo così una copertura territoriale significativa. Questo progetto di espansione è visto come un passo cruciale per il futuro dell’UNDIS, che mira a coinvolgere un numero sempre maggiore di decorati e a promuovere i valori di eccellenza e servizio alla comunità che l’associazione incarna.
Un altro aspetto degno di nota è la decisione del Direttivo Nazionale di organizzare le assemblee annuali dell’UNDIS nelle località dove si trovano le sezioni attive. Questo approccio itinerante non solo favorisce una maggiore partecipazione dei membri locali, ma contribuisce anche a rafforzare il senso di appartenenza e di comunità all’interno dell’associazione. In linea con questa filosofia, la prossima Assemblea Generale dell’UNDIS si terrà probabilmente a Sion, nel cantone Vallese, sottolineando ancora una volta l’importanza di essere presenti in modo capillare sul territorio.
In conclusione, l’UNDIS si prepara a chiudere l’anno 2024 con una serie di progetti ambiziosi e una rinnovata energia, pronta a rafforzare il suo ruolo di punto di riferimento per i decorati italiani in Svizzera e a promuovere i valori che da sempre la contraddistinguono: onore, merito e servizio alla comunità.