UNDIS: grande successo per il concerto del pianista Philippe Boaron a favore del CAE

UNDIS: grande successo per il concerto del pianista Philippe Boaron a favore del CAE

Un evento di alto profilo artistico e dal forte valore sociale ha animato la serata del 20 settembre a Chêne-Bourg. L’Unione Nazionale Decorati Italiani in Svizzera (UNDIS) ha infatti promosso, presso la suggestiva Salle Communale Point Favre di Avenue François-Adolphe-Grison, un concerto benefico a sostegno del Comitato Assistenza Educativa (CAE), l’ente che da decenni si impegna nella diffusione della lingua e della cultura italiana tra le giovani generazioni ginevrine.

Il protagonista assoluto della serata è stato il pianista Philippe Boaron, che con il suo tocco elegante ha saputo condurre il pubblico in un autentico viaggio sonoro. Non un semplice concerto, ma una vera e propria esperienza culturale capace di creare un ponte tra la comunità italiana residente a Ginevra e il Cantone che la ospita, dimostrando quanto la musica possa essere strumento di unione e dialogo.

Philippe Boaron, musicista italo-ginevrino, vanta un curriculum di prim’ordine. Formatosi presso le Alte Scuole della Svizzera romanda con maestri del calibro di Paul Coker, Fernando Rossano e Pascal Godart, è titolare di un Master of Arts in Music Performance e di un Master of Arts in Music Pedagogy. Per questa speciale occasione ha ideato un recital in prima assoluta, costruito come un fluido percorso attraverso i mondi contrastanti di Ernest Bloch e Franz Liszt. Ogni brano, scelto con cura, ha trovato il proprio posto in una narrazione musicale continua, capace di alternare momenti di intensa introspezione a esplosioni di virtuosismo, incantando la platea.

La serata si è aperta con i saluti istituzionali del presidente dell’UNDIS, Carmelo Vaccaro, che ha voluto ricordare la missione dell’associazione: promuovere i valori di solidarietà, impegno civile e promozione culturale tra gli italiani residenti in Svizzera. Nel suo intervento, Vaccaro ha presentato alcuni membri del comitato presenti in sala e ha sottolineato come l’UNDIS, pur radicato nella tradizione dei decorati al merito, guardi con attenzione alle esigenze attuali delle comunità italiane, ponendo sempre più l’accento su iniziative sociali e culturali.

A seguire ha preso la parola Virginia Cremonte, presidente del CAE, che ha espresso un sentito ringraziamento all’UNDIS per l’impegno profuso nell’organizzazione dell’evento, alla SAIG e al Comune di Chêne-Bourg per la preziosa collaborazione logistica e istituzionale. Nel suo discorso, Cremonte ha voluto offrire uno sguardo concreto sulla realtà dei corsi di lingua e cultura italiana nel Cantone di Ginevra:
“Attualmente – ha ricordato – sono attivi più di novanta corsi di lingua italiana presso scuole primarie e secondarie. Circa quaranta di essi sono gestiti direttamente dal nostro Comitato. È un impegno quotidiano che richiede passione, professionalità e risorse costanti”.

La presidente ha inoltre evidenziato come il CAE, associazione autonoma e senza scopo di lucro, operi con l’obiettivo di mantenere vivo l’insegnamento della lingua e delle tradizioni italiane, affinché le nuove generazioni possano sentirsi parte di un patrimonio culturale condiviso.

“I corsi – ha proseguito – sono sostenuti solo in parte da fondi ministeriali; una quota significativa delle nostre attività è resa possibile grazie al contributo dei genitori e a iniziative di raccolta fondi come quella odierna. È proprio grazie a questa sinergia tra famiglie, associazioni e istituzioni che possiamo garantire un’offerta formativa di qualità e dare continuità alla nostra missione”.

Oltre alla performance musicale, l’evento è diventato un’occasione per rinsaldare il senso di appartenenza a una comunità che, pur vivendo lontano dall’Italia, ne custodisce lingua e tradizioni. Il pubblico, composto da connazionali, cittadini ginevrini e appassionati di musica, ha potuto condividere un momento di autentica convivialità, nel segno dell’arte e della solidarietà.

Al termine del concerto, numerosi partecipanti hanno voluto esprimere la propria gratitudine sia per l’elevata qualità artistica della serata sia per l’importanza dell’iniziativa benefica. L’atmosfera che si respirava era quella di un patrimonio culturale vivo, alimentato dalla volontà di collaborare per il futuro dei corsi di lingua e cultura italiana.

L’auspicio espresso da molti è che esperienze come questa possano moltiplicarsi, coinvolgendo un numero sempre maggiore di realtà associative e istituzionali. Solo attraverso una rete di collaborazioni solide tra enti, famiglie, associazioni e istituzioni sarà possibile continuare a crescere, garantendo alle nuove generazioni non solo l’apprendimento di una lingua, ma anche la consapevolezza e la custodia di una ricca identità culturale.

Chi desidera contribuire concretamente a questo percorso può sostenere i corsi di Lingua e Cultura Italiana attraverso una donazione al CAE, utilizzando i seguenti estremi bancari:

IBAN: CH72 0900 0000 1470 1166 2
Intestatario: Comitato Assistenza Educativa
Rue du Vuache 3
1201 Genève

60° Anniversario della Tragedia di Mattmark: l’UNDIS partecipa all’organizzazione

In occasione del 60° Anniversario della tragedia di Mattmark, ricorrenza che segna un momento di profonda riflessione storica e umana, l’Unione Decorati Italiani in Svizzera (UNDIS) ha avuto l’onore e il privilegio di partecipare attivamente all’organizzazione delle celebrazioni commemorative.

Il 30 agosto 1965, un’intera comunità fu sconvolta da quella che viene ricordata come una delle più gravi catastrofi sul lavoro nella storia svizzera ed europea. Il crollo del ghiacciaio di Allalin, sul cantiere della diga di Mattmark, provocò la morte di 88 lavoratori, di cui ben 56 italiani. Una tragedia che segnò per sempre la memoria collettiva, diventando simbolo del sacrificio di migliaia di emigranti italiani che, con fatica e dignità, contribuirono allo sviluppo della Svizzera.

Per questo importante anniversario, l’UNDIS ha partecipato con le rappresentanze delle due Sezioni del Vallese, guidata da, Domenico Cav. Uff. Mesiano, anche Presidente dell’organizzazione, e di Ginevra, rappresentata dal Presidente Fabio Cav. Campitelli.

La commemorazione ha visto la presenza di numerose associazioni italiane e locali, unite nel ricordo delle vittime. l’Unione Nazionale Decorati Italiani in Svizzera era presente il Presidente nazionale Carmelo Vaccaro, il Presidente della Sezione di Ginevra Fabio Campitelli, Gabriella Arpagaus, Domenico Silleri e diversi consiglieri della Sezione Vallese. Le loro bandiere, insieme a quelle di molte altre realtà associative e gonfaloni ufficiali, hanno sventolato in segno di rispetto e memoria davanti al monumento che ricorda i caduti di Mattmark.

Le celebrazioni si sono svolte nell’arco di due giornate, il 29 e 30 agosto, attraverso un intenso programma di eventi che ha incluso mostre fotografiche e documentarie, momenti di raccoglimento, testimonianze, concerti e iniziative culturali. Tutto ciò è stato reso possibile grazie all’impegno instancabile di decine di volontari e al prezioso sostegno di numerosi sponsor, coordinati con dedizione, sensibilità e professionalità dall’infaticabile Cav. Uff. OMRI Domenico Mesiano.

Il 60° Anniversario della tragedia di Mattmark non è stato soltanto un momento di commemorazione, ma anche un’occasione di condivisione, memoria e unità. Un ricordo vivo, che rinnova l’impegno a non dimenticare mai il sacrificio di coloro che hanno perso la vita lavorando per costruire un futuro migliore.